Titolo: Memorie di un grande veggente (Confessions – Memoirs of a modern seer).
Autore: Cheiro (William John Warner, Louis Hamon).
Argomenti: biografia, storia, chiromanzia, chirologia.
Editore: Edizioni Il Punto d’Incontro.
Anno: 1932.
Voto: 6.5.
Approfondimento: qui.
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Quest’oggi facciamo un viaggio indietro nel tempo con Memorie di un grande veggente…
… salto di quasi un secolo, ormai, giacché affrontiamo un libro del 1932, scritto da un personaggio assai famoso in tutto il mondo occidentale all’inizio del XIX secolo: Cheiro, al secolo William John Warner (ma si faceva chiamare anche Louis Hamon).
Per chi non lo avesse mai sentito nominare, si tratta di un chiromante, numerologo e astrologo, che acquisì la sua conoscenza durante un viaggio in India in gioventù e che in seguito ha letteralmente fatto furore in Europa e poi anche in America: il suo studio di lettura delle mani era popolarissimo, così come le sue conferenze e i suoi libri.
Ma non era solo “popolare”, bensì anche “aristocratico”, visto che i suoi servigi e la sua amicizia erano molto richiesti e apprezzati da re, nobili, capi di stato, intellettuali, artisti, etc.
Non a caso, i personaggi famosi che passano in questa sua biografia, scritta pochi anni prima di morire, sono numerosi, e i quadretti che ne derivano assai vivaci.
Tra i numerosi, cito lo Zar di Russia, il Re d’Italia, il Re del Belgio, la Regina d’Inghilterra, Papa Leone XIII, lo Scià di Persia…
… ma anche personaggi come Oscar Wilde, Mark Twain, Rasputin, Mata Hari, Eleonora Duse… e cantanti e artisti a non finire.
Insomma, Cheiro nel tempo ha messo su un album di figurine (e di foto, e di impronte delle mani) mica da ridere, e certamente se in così tanti avevano fiducia in lui, e personaggi così importanti peraltro, di sicuro un qualche talento lo doveva pur avere.
Non solo nella lettura delle mani, ma anche nella numerologia e nell’astrologia… e dalle sue parole si intravedono anche doti da veggente, considerano le immagini che ogni tanto gli apparivano. Insomma, conoscenza, intuito e anche visione: un mix non da poco… ma che questa autobiografia mostra abbinato anche a una certa umiltà e a una certa dose di servizio agli altri, e difatti ogni tanto nel libro fa capolino una certa visione dell’esistenza, fatta di destino e a apprendimenti animici.
In verità, con tale curriculum d’eccezione, è strano che Cheiro non sia rimasto famoso nel tempo.
Il testo non è un testo di saggistica sulla chiromanzia o su altre discipline, dunque, ma semplicemente una biografia, scritta secondo piccoli paragrafi, assai agili e spesso gustosi.
In effetti, la lettura di Memorie di un grande veggente è sia piacevole sia istruttiva (come piacevolezza, la valutazione sale e anche di parecchio; come contenuti, invece, scende).
Da appassionato di chiromanzia-chirologia, sono rimasto un poco deluso dai pochi contenuti in tale direzione (peraltro aggravati dai gravissimi errori di traduzione dell’edizione italiana, che confonde le varie dita e fornisce in tal senso indicazioni erronee), ma comunque rimane un libro che in senso stretto non è “crescita personale”, ma che comunque offre qualche sprazzo qui e là, e che in assoluto ha un certo valore nell’apertura della mente.
Fosco Del Nero
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