Titolo: Mirabai.
Autore: Maria Luisa Sangalli.
Argomenti: biografia.
Editore: Red.
Anno: 2009.
Voto: 4.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Non avevo grandi aspettative (a livello di insegnamenti e consapevolezza) per il libro Mirabai, scritto da tale Maria Luisa Sangalli, ma ero curioso di leggere un libro dedicato a una figura femminile indiana entrata nella storia e divenuta sinonimo di devozione.
Nel dettaglio, di devozione a Krishna, uno degli avatar di Vishnu, l’ottavo (il nono è stato Buddha, per la cronaca, e il decimo sarà Kalki in un futuro imprecisato).
La cosa curiosa è che Mirabai è una figura mezzo storica e mezzo mitica… quasi quanto il Krishna che adorava, nel senso che si hanno dubbi sulla sua reale esistenza, e quando pure la si ammette si hanno dubbi persino sul secolo di nascita, figuriamoci su famiglia, eventi e vita in generale. Parimenti, si hanno dubbi su quali siano i poemetti autentici, ossia scritti dalla stessa Mirabai, danzatrice e poetessa, e quali quelli falsi… il che è anche discretamente ironico dal momento che si sta ragionando su un personaggi della cui esistenza non si è nemmeno certi.
Fatta questa premessa, che fa la stessa autrice a inizio opera, Maria Luisa Sangalli compie la scelta di ignorare i dubbi di base e presentare la vita di Mirabai come se se ne avesse certezza.
Addirittura vengono proposti dialoghi o pensieri della stessa Mirabai o di coloro che si presume le stessero intorno: tutto molto dubitativo, dunque.
Il che non sarebbe stato, per me, un problema, se il testo avesse avuto contenuti esistenziali.
Intendiamoci, non è un problema nemmeno così, ma devo sottolineare come ci muoviamo solamente nel reame delle emozioni umane, e persino in quelle basse che a volte vengono confuse col misticismo: dolore, senso di solitudine e separazione, tristezza.
E ovviamente numerosi miracoli, che sempre intervengono quando di mezzo ci sono personaggi semi-mitologici su cui si è ricamato molto, e che sempre intervengono a coprire la mancanza di principi esistenziali e consapevolezza elevata.
Cosa che purtroppo è la descrizione di questo libriccino scritto da Maria Luisa Sangalli e pubblicato da Red, per il quale non a caso non son stato in grado di redarre un articolo di approfondimento, il che da solo dice tutto.
Interessante tuttavia la descrizione della cultura nordico-indiana dell’epoca; in effetti, il testo ha un suo valore come saggio storico, ma non ne ha come testo evolutivo (tuttavia, se viene proposto al pubblico della nicchia spirituale, si presta ad essere valutato in quel senso).
Pazienza, alla prossima occasione.
Fosco Del Nero
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