Titolo: Non c’è creazione nella Bibbia.
Autore: Mauro Biglino.
Argomenti: religione, storia, cospirazionismo.
Editore: Uno Editori.
Anno: 2012.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.

Mauro Biglino è l’autore dei due libri Il libro che cambierà per sempre le nostre idee sulla Bibbia e Il Dio alieno della Bibbia, nei quali si è dato pena di tradurre alla lettera alcuni passi della Bibbia per svelare al grande pubblico cosa dice in realtà, al di là delle normali traduzioni “di facciata”, il testo sacro.

Peraltro, sul sito è presente da tempo la recensione de Il libro che cambierà per sempre le nostre idee sulla Bibbia, mentre Il Dio alieno della Bibbia lo ho a casa ma non lo ho ancora letto… ma verrà anche il suo turno.

La valutazione del primo testo di Biglino era stata largamente positiva, e in questo senso non mi ha sorpreso il grosso successo ottenuto dall’autore, che ha venduto più di 20.000 copie dei primi due libri dedicati alla Bibbia.

Così come non mi sorprenderà, nel caso, il successo anche di questo terzo volume, Non c’è creazione nella Bibbia, con cui lo studioso italiano, da tempo traduttore di ebraico antico presso case editrici e riviste specializzate, ha inteso soffermarsi sui riferimenti tecnologici apparsi nella Bibbia.

Tecnologia e non creazione, dunque, con gli Elohim (termine plurale frettolosamente tradotto come Dio, mentre pare che letteralmente significhi “coloro che sono venuti dal cielo”, al plurale) che sarebbero stati dei tecnici, degli ingegneri, degli esperti di dna.

Oltre che dei personaggi che avevano a loro disposizione macchine volanti, armi missilistiche, etc.
Come peraltro è descritto anche in altri testi religioso-mitologici, come i Veda indiani (e come peraltro sostenuto da altri autori, come Zecharia Sitchin, nonché da molte culture indigene di tutto il mondo).

Biglino, inoltre, si concentra sui temi dei mezzi di comunicazione, dei cherubini e altro ancora, per quello che si preannuncia come un altro saggio interessante e stimolante… che certamente andrò a leggermi e che consiglio spassionatamente sia come spunto culturale, sia come strumento di apertura mentale.

Qualora ispiri anche voi, buona lettura.

Fosco Del Nero

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