Titolo: Oltre la soglia (Jenseits der schwelle).
Autore: Jakob Lorber.
Argomenti: esistenza.
Editore: La Nuova Rivelazione.
Anno 1847.
Voto: 3.5.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Da poco ho letto un libriccino di un mistico cristiano della metà del XIX secolo: il poco conosciuto Jakob Lorber, autore di una vera e proprio enciclopedia spirituale: 36 volumi per un totale di 16.000 pagine rivelate.
Il libriccino, assai minuto, era La forza salutare della luce solare, e come intuibile dal titolo era dedicato più al campo del benessere fisico.
Non essendomi piaciuto troppo ho deciso di rilanciare con un libro più a tema con gli argomenti spirituali: Oltre la soglia, sorta di “libro dei morti” cristiano.
Il sottotitolo del volume in questione, anch’esso piuttosto leggero, è difatti “Cosa succede poche ore prima della morte, cosa accade nel preciso istante della morte e cosa avviene subito dopo la morte”.
Per inquadrare personaggio e argomenti, dico che Jakob Lorber era un mistico cristiano, ma non cattolico, e difatti per certi versi assai lontano dai dogmi della Chiesa di Roma, avendo peraltro molti influssi dello spiritismo.
Detto questo, veniamo alla recensione de Oltre la soglia: non mi è piaciuto.
Non sarà cattolicesimo, ma il testo risente ancora pesantemente di un certo e vecchio modo di vedere la religione: da una parte l’altissimo Dio e l’altissimo Signore Gesù, e dall’altro tutti gli uomini, poveri peccatori.
Laddove tutti i maestri spirituali ci hanno viceversa confermato la nostra essenza divina, e il fatto che il peccato in senso stretto non esiste, frutto della nostra visione duale della realtà.
Il libro peraltro va avanti per luoghi comuni: dopo la morte il ricco, l’intellettuale o il vescovo altolocato fanno una brutta fine (ma almeno ci è risparmiata la pena eterna dell’inferno, è già un passo avanti), mentre il povero, che ha patito grandi sofferenze in Terra, ovviamente va dritto filato in paradiso.
E ancora questo collegamento fasullo tra povertà, sofferenza e dolore da un lato e premio divino dall’altro… laddove, pure in questo caso, i grandi maestri spirituali ci hanno insegnato la gioia e la bellezza come viatico per arrivare all’essenza divina, non certo il dolore che ne è il contrario.
Ma vabbè, erano altri tempi e forse gli scritti di Jakob Lorber servivano ai tempi e alle genti di allora.
Alle genti di oggi personalmente consiglio altri scritti: Osho, Ramtha, Rasha, Barbara Marciniak, Geoffrey Hoppe, Neale Donald Walsch, etc.
Qualsiasi cosa scegliate di leggere, buona lettura.
Fosco Del Nero
- Se anche tu vuoi vivere una vita fantastica, iscriviti alla newsletter!
0 commenti