Titolo: Parlare con gli animali (Straight from the horse’s mouth).
Autore: Amelia Kinkade.
Argomenti: meditazione, esp, animali, comunicazione.
Editore: Eifis Edizioni.
Anno: 2005.
Voto: 7.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Nella recensione di Parlare con gli animali sottolineavo come il libro di Amelia Kinkade avesse una sua profondità e dei valori esistenziali al di là dell’argomento centrale nel libro, che anzi apparentemente esulerebbe da tematiche di crescita interiore: la comunicazione con gli animali.
In questo articolo di approfondimento metterò in vista le due anime del libro, proponendo prima una bella citazione sugli animali, e a seguire svariate citazioni di stampo prettamente esistenziale, che alla fine sono la maggioranza di ciò che mi sono segnato.
Partiamo con la prima, nella quale l’autrice ci invita a cambiare paradigma, passando da ciò che possiamo insegnare a ciò che possiamo apprendere da un animale.
“Non importa se insegnate ad un cane a sedersi e dare la zampa, quel che importa è cosa imparate da lui.
Cosa potete imparare da un cane?
A godersi la vita, la spontaneità, l’esuberanza illimitata, lo spirito d’avventura, l’amore dato senza restrizioni, la compassione, il perdono, come liberare il vostro cuore, la passione, il coraggio, la fiducia, la fede, la devozione, come scacciare la preoccupazione, l’ansia e la paura della morte, la mancanza di giudizi e di dubbi.
Gli animali sono qui per portare la nostra attenzione sul presente attuale, sono qui per aprire i nostri cuori e insegnarci ad amare incondizionatamente. Potete mettervi un libro in grembo, una copia della Bhaghavad Gita, o un cane e otterrete gli stessi risultati (eccetto che il libro non vi leccherà la faccia).
Cosa potete imparare da un gatto?
Grazia, potere, la mancanza di paura, la pazienza, la capacità di sorprendersi, l’assenza di preoccupazioni, sane limitazioni, il concetto di auto-difesa, la dignità, la capacità di assumere un rischio, la fiducia e la capacità d’agire d’istinto, la sicurezza, un tempismo perfetto, la velocità, l’equilibrio, la capacità di recupero, di dormire senza preoccupazioni, di guarire, l’eleganza, la sofisticatezza, la pace interiore, l’umorismo.
Gli animali sono qui per insegnarci ad amare, ma nella nostra società il nostro modo di pensare è rimasto indietro. Il carro è rimasto così indietro rispetto al cavallo che questo non è altro che una nuvola di polvere.”
Faccio seguire ora un brano contenente il consiglio di base di Amelia Kinkade sul come sviluppare la capacità di comunicare con gli animali (letteralmente: si parla di chiaroudienza).
Il consiglio è sorprendentemente semplice e sensato.
“Il primo passo per imparare la chiaroudienza sta nello spegnere la vostra televisione. E non parlo di un’ora o due, dico sempre.
Non solo la programmazione televisiva ci aggredisce con una tale violenza nei contenuti da risultare inumana, ma gli spot pubblicitari ci spingono a fare una specie di lavaggio del cervello, convincendoci a comprare roba che non ci serve davvero. A parte la televisione spazzatura, il solo rumore e la frequenza delle televisioni sono una forma di violenza verso la nostra persona.
Prendete la radio: la fate andare senza soste come un rumore di sottofondo?
Spegnetela e rientrate in contatto con voi stessi nel silenzio.”
E ancora sulla stessa falsariga.
“Per poter sentire la musica altrui, dobbiamo zittire per un momento la nostra stessa sinfonia e ascoltare attentamente in silenzio.
Lo dico ancora una volta: c’è dell’informazione nel silenzio, dovete solo mandare la vostra orchestra mentale a prendersi una pausa caffè. Il vostro direttore d’orchestra rimarrà sbalordito: potrebbe arrabbiarsi, cercare di far suonare ancora l’orchestra, o potrebbe essere così sollevato da mettersi a sedere, ridotto ormai a uno straccetto.
Se riuscite a convincere il maestro a interrompere la musica, silenziando così l’ego, la propria identità, allora potrete e riuscirete ad ascoltare la musica di altri esseri viventi come se scorresse verso e attraverso di voi.”
Sempre sul dualismo tra la mente e ciò che di più grande le sta dietro.
“Voi non siete i vostri pensieri: quando inizierete a distaccarvi così tanto da essi da ritrovarvi nel silenzio più completo, scoprirete un Io più grande.
Potete chiamarlo Spirito, Anima, l’Io più elevato, il testimone, l’osservatore o l’Essenza divina e immortale.
Il vostro Io, diverso dai vostri pensieri che producete, ha dei poteri sopranaturali e mostrerà capacità che non avreste mai ritenuto possibili.”
Passiamo per l’appunto ad alcune citazioni da vero e proprio testo di crescita personale.
Distacco dal passato e momento presente.
“Il mio compito è quello di lasciare andare il passato.
Tutti i dubbi, tutti i fallimenti, tutte le delusioni sono nel passato.
Il momento presente è chiarissimo.
Il momento presente pullula di possibilità.”
L’impermanenza del mondo fenomenico.
“Se c’è anche solo un frammento di saggezza a cui vi attaccherete in questo libro, che sia questo: siamo fragili.
Il nostro tempo, qui, è limitato e dobbiamo fare in modo di apprezzare ogni momento tenero ed effimero che passiamo insieme.”
Chiarezza e visione interiore.
“Immaginate di essere un giocatore di football sul campo, dove è impossibile non prendere una parte: dopotutto, cercate di vincere la partita a favore della vostra squadra.
Ora immaginate, invece, di essere uno spettatore, in alto tra le tribune, dove, sebbene possiate fare il tifo per una particolare squadra, siete in grado, da quella posizione sopraelevata, di vedere il gioco nell’insieme.
È questa prospettiva che stiamo cercando: non combattiamo contro la nostra umanità o contro i nostri istinti animali o contro le nostre personificazioni mentali. Scaviamo sempre più a fondo in queste ultime per trovare la nostra divinità interiore.”
Ancora sul momento presente.
“Non c’è nulla nel momento presente tranne il silenzio e la luce.
Non c’è nulla dentro di me oltre al delicato mormorio della vita.
Riconosco che dentro di me c’è la risposta ad ogni mia domanda.”
E chiudiamo l’articolo con due citazioni lampo.
Nella prima si parla di talenti… e del loro prezzo.
“Per ogni dono c’è un prezzo: più grande è il dono, più alto è il prezzo da pagare.”
Nella seconda e ultima è sintetizzato il passaggio dall’ego all’anima.
“C’è un detto: ‘la distanza più ampia che percorrerete sta nel viaggio tra la mente e il cuore’.”
Abbiamo così terminato con l’interessante Parlare con gli animali di Amelia Kinkade.
Buona comunicazione a tutti.
Fosco Del Nero
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