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La scienza sacra – Sri Yukteswar (approfondimento)

2 Lug 2014 | Esistenza, Spiritualità

Review of: La scienza sacra
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La scienza sacra - Sri Yukteswar (approfondimento)

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Rating:
4
On 2 Luglio 2014
Last modified:22 Settembre 2022

Summary:

Bentrovati, amici lettori. Oggi siamo qui per l’articolo di approfondimento de La scienza sacra di Sri Yukteswar, che poi è il maestro di Paramhansa Yogananda.

La scienza sacra - Sri Yukteswar (esistenza)Titolo: La scienza sacra (The holy science).
Autore: Sri Yukteswar.
Argomenti: esistenza, spiritualità.
Editore: Astrolabio.
Anno: 1979.
Voto: 7.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: MacrolibrarsiGiardino dei libriAmazon.

 

Bentrovati, amici lettori. Oggi siamo qui per l’articolo di approfondimento de La scienza sacra di Sri Yukteswar, che poi è il maestro di Paramhansa Yogananda, il celeberrimo autore di Autobiografia di uno yogi.

Il suo maestro, invece, è decisamente meno famoso in Occidente, dal momento che ha dedicato la sua vita soprattutto all’India.
Poco male: lo conosceremo di più grazie a qualche citazione estratta da La scienza sacra.

Partiamo dal problema: il ciclo delle rinascite dovuto all’energia bassa nell’essere umano.
“Nascita dopo nascita, l’uomo prova l’infelicità che ha origine dai desideri insoddisfatti.
Fino a quando l’uomo continua a identificarsi con il corpo fisico e non riesce a trovare la pace nel suo vero Sé, sente che le esigenze derivanti dai desideri del proprio cuore restano insoddisfatte.
Per soddisfarle, dovrà apparire più volte in carne ed ossa sul palcoscenico del mondo, soggetto all’influenza delle tenebre, Maya, e sarà costretto a subire tutte le angosce della vita e della morte, non solo nel presente, ma anche nel futuro.”

Ecco invece la via opposta, quella della liberazione:
“La liberazione si ottiene quando si realizza l’identità del proprio Sé con il Sé Universale, la Realtà Suprema.”

Cosa accade dopo tale liberazione?
“Quando l’essere umano diviene consapevole del suo stato reale e della natura di questa creazione delle tenebre, Maya, consegue un potere assoluto su di essa e, gradualmente, rimuove tutte le manifestazioni dell’ignoranza.
In tal modo, liberato dal dominio di questa creazione delle tenebre, egli comprende che il proprio Sé è l’indistruttibile e sempiterna Sostanza Reale. Così, l’Esistenza del Sé viene alla luce.”

Ok, ma quale è il modo per ottenere la liberazione?
È sempre il solito…
“Grazie all’evolversi dell’amore, l’uomo ha la fortuna di assicurarsi la sacra compagnia di esseri divini ed è salvo per sempre. Senza questo amore l’essere umano non può condurre una vita naturale e gli è preclusa la compagnia della persona adatta a prendersi cura del suo bene; non comprendendo gli insegnamenti della Natura, egli fa entrare nel suo organismo delle sostanze estranee che lo eccitano e di conseguenza soffre nel corpo e nella mente; non troverà mai pace e la vita gli diventerà un peso.
Quindi il requisito fondamentale per raggiungere la divina salvezza consiste nel coltivare il dono celeste dell’amore, senza il quale l’uomo non potrà fare nemmeno un passo verso la liberazione.”

Un aiuto al proprio percorso interiore può essere dato dall’energia di un’entità elevata.
“Stare in compagnia del guru non significa soltanto trovarci alla sua presenza fisica, perché a volte questo è impossibile, ma vuol dire soprattutto racchiuderlo nel nostro cuore, fare nostri i suoi principi, metterci in sintonia con lui.
Per restare quindi in compagnia di un essere divino, dobbiamo farlo diventare l’oggetto dell’amore del cuore, mantenendo costantemente nella mente la sua immagine e le sue qualità.”

Ma, aiuto extra o meno, la strada è sempre la stessa, ed è la stessa per tutti, come hanno segnalato tanti maestri spirituali e tanti testi sacri di ogni parte del mondo.
“I sette candelabri d’oro dell’Apocalisse sono i sette centri luminosi del corpo ove si manifesta lo Spirito, e sono conosciuti come: cervello, sahasrara; bulbo rachideo, ajna; i cinque centri spinali: cervicale, vishudda; dorsale, anahata; lomabre, manipura; sacrale, svadhisthana; coccigeo, muladhara.
Attraverso questi sette centri o chiese, l’Ego o figlio dell’uomo si dirige verso la Divinità.”

Il percorso da fare è chiaro, così come è chiaro l’obiettivo finale.
Con l’ultima citazione proposta Sri Yukteswar fa una sintesi del tutto.
“La conoscenza dell’evoluzione, della vita e della dissoluzione porta alla completa liberazione dai legami di Maya, l’illusione.
Contemplando il sé nel Sé Supremo, l’uomo conquista la libertà eterna. In questo modo l’uomo comprende pienamente che lo Spirito Eterno, il Padre, la sola Sostanza Reale, è l’Unità, il Tutto Perfetto, e che il suo Sé è soltanto un’idea che riposa su un frammento della Luce Spirituale.
L’uomo allora abbandona completamente la vana idea dell’esistenza separata del proprio Sé e si unisce allo Spirito Eterno, Dio Padre.
L’unione con Dio è la meta suprema dell’uomo.”

E con questo l’approfondimento de La scienza sacra di Sri Yukteswar è terminato.
A presto e tante buone cose a tutti.

Fosco Del Nero

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