Titolo: Seguimi (Segue-me).
Autore: Francisco Candido Xavier, Emmanuel.
Argomenti: spiritualità, canalizzazioni.
Editore: Casa del Nazareno Edizioni.
Anno: 1973.
Voto: 5.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: Casa del Nazareno Edizioni.
Bentrovati, oggi siamo alle prese con l’articolo di approfondimento del libro di Francisco Candido Xavier Seguimi.
Francisco Candido Xavier o Chico Xavier, per i suoi lettori più affezionati.
Il testo in questione ha qualche spunto di valore, immerso però in tante pagine molto verbose e dall’energia molto buonista-moralista, che, come ho sintetizzato in recensione, serve ad alcune persone ma non ad altre.
A me per buona parte mi annoia, pur apprezzando le improvvise bellezze che spuntavano qui e lì.
In questo articolo, per l’appunto, ve ne propongo alcune.
Partiamo da un brano che ci parla tanto di semina quanto di talenti.
“La preziosa semente che tu non aiuti può perdersi.
L’esile albero che non proteggi resta esposto alla distruzione.
La fonte che non difendi inaridisce.
L’acqua che non distribuisci forma paludi.
Il frutto non colto marcisce.
La buona terra che non difendi è infestata dall’erba inutile.
La zappa che non adoperi si arrugginisce.
I fiori che non coltivi non sempre fioriscono.
L’amico che non conservi si allontana dal tuo cammino.
La cura che non rispetta le dosi e i tempi opportuni non benefica il tuo organismo.
E così pure è per la grazia divina.”
Facciamo il bis, con un breve brano ancora sulla semina, questo però orientato maggiormente alle energie e all’effetto karmico-attrattivo.
“Ogni giorno è tempo di semina.
Ogni giorno è tempo di raccolta.
Non occorre attraversare l’oscurità della tomba per affrontare la giustizia faccia a faccia.
Nei principi di causa ed effetto, ci troviamo incessantemente, in ogni istante della nostra vita, sotto il suo influsso.”
E proseguiamo con un’altra citazione, ancora più breve, sulle energie e sul fatto che tutto è unito.
“Nessuno vive solo.
La nostra anima è sempre nucleo di influenza per gli altri. I nostri atti possiedono un linguaggio positivo. Le nostre parole agiscono a distanza.
Ci troviamo magneticamente uniti gli uni agli altri. Azioni e reazioni caratterizzano la nostra marcia.
È perciò necessario sapere che specie di forze proiettiamo verso coloro che ci circondano.
La nostra condotta è un libro aperto.”
Altra citazione, tanto breve quanto efficace, che ci parla stavolta di fiducia nell’esistenza.
“Non ci dimenticheremo del fatto che la nostra capacità visuale, più o meno, abbraccia unicamente il breve spazio dei sessanta secondi di un minuto, mentre il Signore che ci accompagnò nelle numerose esistenze passate – esistenze che serbiamo adesso, sulla Terra, temporaneamente dimenticate – conosce la somma delle nostre necessità dell’oggi e del domani.
Abbiamo, dunque, sufficiente gratitudine per non sopprimerne la benedizione.
La Divina Provvidenza possiede le risorse e i cammini appropriati per raggiungerci.”
E, a proposito di fiducia nell’esistenza, parliamo un poco del progetto divino-animico.
“A ciascuno di noi è stata attribuita una determinata area di azione, nella quale il lavoro che ci è stato designato, gli uni davanti agli altri, si riveste del massimo significato, tanto verso coloro che ci spetta servire, quanto verso noi stessi.
Pondera quindi l’importanza degli impegni che la vita ti conferisce, avendo in mente che Dio ti ha scolpito come mai scolpì nessun altro.”
Chiudo l’articolo con un brano formato elenco, che sintetizza in poche parole la figura di chi si è messo al servizio dell’esistenza e dell’evoluzione spirituale.
“Il servo del Signore è chiaramente riconoscibile nel seminato del Signore, ma, se vogliamo individuarlo nelle strade del mondo, lo si riconoscerà facilmente dalle sue caratteristiche essenziali:
– vive nel mondo senza afferrarsi al mondo,
– agisce senza attaccamento,
– illumina senza ostentazione,
– convince lavorando,
– attraversa ogni tumulto,
– ingiuriato, dimentica,
– avvertito, approfitta,
– rinnova senza critiche,
– perdona senza istanza,
– presta soccorso spontaneamente,
– parla, edificando,
– si eleva, elevando gli altri,
– emenda, benedicendo,
– educa, proteggendo sempre.
Insomma, chi si dedica al Signore si consegna al suo benedetto potere, così com’è, dove si trova, con ciò che ha e con chi convive, e persevera nella incessante esecuzione dell’opera del Signore, senza chiedersi come, dove, quanto o con chi deve lavorare per effettivamente servire.”
E, detto questo, ho terminato con Seguimi di Francisco Candido Xavier.
Al prossimo articolo e buone cose a tutti.
Fosco Del Nero
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