Titolo: Sufismo e mistica islamica (Sufism: The Mysticism of Islam).
Autore: Reynold Nicholson.
Argomenti: spiritualità, sufismo, misticismo.
Editore: Libritalia.
Anno: 1914.
Voto: 7.5.
Approfondimento: qui.
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Trattandosi di un testo un po’ vetusto, scritto ormai più di un secolo fa, avevo il timore che Sufismo e mistica islamica avesse una natura un po’ didascalica… che peraltro sarebbe stata in netto contrasto con l’essenza del sufismo, che viceversa veleggia tra misticismo e contemplazione della bellezza.
Fortunatamente, pur all’interno di una trattazione saggistica, il secondo aspetto è prevalente, e forse non avrebbe potuto essere altrimenti essendo il testo pieno di citazioni dei vari Jalaladdin Rumi, Bayazid, Ibn Al Arabi, Ali Hujwiri e molti altri… anzi, mi sono stupito di non aver trovato tra gli autori citati Attar (appena citato) e Hakim Sanai (per lui niente), oggi considerati tra i più importanti mistici sufi.
Ad ogni modo, veniamo a Sufismo e mistica islamica, testo redatto con evidente passione da tale Reynold Nicholson. Si tratta di un libro di circa 180 pagine stampate in modo comodo, che si legge facilmente un po’ perché non lungo e un po’ perché scorrevole.
Il libro, dopo la consueta parte introduttiva, propone sei capitoli: Il sentiero, Illuminazione ed estasi, La gnosi, Il divino amore, Santi e miracoli, Lo stato d’unione. Tutti quanti sono interessanti, quale più e quale meno.
Da segnalare l’utilizzo di un linguaggio parecchio desueto rispetto alla lingua odierna, come facile da prevedersi dato il secolo di distanza, ma anche di una terminologia “specifica” che forse al tempo andava di moda (in quei modi), ma che oggi potrebbe causare qualche dubbio al lettore… perlomeno al lettore che si attacca alle parole perdendo di vista ciò che c’è dietro alle parole.
Mi riferisco ad esempio all’utilizzo di termini come “teosofia” o “gnosi”.
Questo, comunque, lo vedrà il singolo lettore; di mio, segnalo che Sufismo e mistica islamica è un testo che possiede una sua forte bellezza, e mostra a chi non lo conoscesse il lato più bello e mistico dell’islam, ossia il sufismo, pur nelle sue varie sfaccettature, che Nichols si sforza di evidenziare nel suo libro.
Nota di demerito per l’edizione italiana, peraltro di difficile reperibilità: non è stato fatto nemmeno lo sforzo di aggiornare l’elenco degli autori citati a fine volume, dalle pagine dell’edizione originale alle pagine dell’edizione italiana.
Fosco Del Nero
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