Titolo: Superanima Sette – Il museo del tempo (Oversoul Seven and the museum of time).
Argomenti: new age, narrativa spirituale.
Autore: Jane Roberts.
Editore: Stazione Celeste Edizioni.
Anno: 1984.
Voto. 5.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Nella recensione di Superanima Sette – Il museo del tempo, terzo libro dedicato da Jane Roberts alla figura spirituale di Sette, avevo scritto che i contenuti scarseggiavano e che forse non sarei stato in grado di scrivere l’articolo di approfondimento, che solitamente accompagna le recensioni.
L’articolo lo sto scrivendo, ma breve e senza possibilità di scelta, che solitamente ho: quei pochi spunti che mi sono segnato li sto utilizzando tutti.
Partiamo da un brano su momento presente e consapevolezza.
“In mezzo a tutta questa bellezza, a questo bagno sensuale di luce e di profumi, perché ti preoccupi di cercare altre realtà? Se davvero sentissi ciò che questo istante racchiude… saresti così pieno di vita da percepire che cos’è la verità, e non avresti bisogno di cercarla.”
La seconda citazione invita a fidarsi del proprio percorso di vita… comprese quelle situazioni che sembrano errori o disastri.
“Fidati di te, anche dei tuoi apparenti errori.”
Il terzo brano tratto da Superanima Sette – Il museo del tempo è forse il più criptico del lotto… ma, a ben vedere, tutti i maestri ci hanno sempre detto che noi siamo già dei Buddha e dei Cristo, solamente in attesa di risveglio, poiché la Coscienza è sempre quella.
“In verità, io sono John Window che pensa di essere Cristo.
Oppure sono Cristo che pensa di essere John Window.”
Proseguiamo con un’altra citazione: quello che noi siamo esternamente è il riflesso di quello che siamo internamente.
“Tu sei… la fonte da cui emerge il tuo solito tu!”
Altro brano brevissimo, sulle capacità/potenzialità dell’essere umano.
“Puoi sempre fare più di quanto pensi di poter fare.”
Chiudo l’approfondimento con alcuni brani estrapolati dalla parte finale del libro, l’unica parte saggistica e non narrativa. Leggiamo ora qualcosa sulla connessione universale di tutto quanto.
“Tutto il creato è sacro e vivo; ogni parte è connessa a ogni altra parte, e ognuna comunica con ogni altra in un rapporto creativo e cooperativo, in cui la più piccola e la più grande sono coinvolte in pari misura.”
Ora leggiamo alcune righe sulla connessione tra il popolo e la società che lo governa.
“Il nostro autogoverno individuale e le nostre organizzazioni politiche sono sottoprodotti di una percezione sequenziale, e i nostri metodi esteriori di comunicazione creano modelli che sono in correlazione con il nostro comportamento sinaptico, e lo riproducono.
In questo modo, ci chiudiamo dentro determinate strutture di realtà.”
Due parole sul concetto di Dio-persona, ovviamente riflesso dello stato di coscienza dominante dell’umanità.
“Il concetto tradizionale di un dio personificato ha rappresentato lo sviluppo mono-egoico della psiche collettiva – l’ego che governa il sé come Dio governava l’uomo; l’uomo che domina il pianeta e le altre specie come Dio dominava sull’uomo – in opposizione all’idea di molti dei o allo sviluppo di un sé più multi-focalizzato con una maggiore identificazione con la natura.”
Concludiamo con una citazione brevissima sulla perfezione dell’esistenza.
“Va tutto bene.
Va tutto bene ed è sempre andato tutto bene.”
E così siamo riusciti a redigere anche l’approfondimento di Superanima Sette – Il museo del tempo, libro di Jane Roberts.
Alla prossima occasione.
Fosco Del Nero
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