Titolo: Tantric sex (Tantric sex).
Autore: Eugene Gold, Cybele Gold.
Argomenti: spiritualità, evoluzione personale, sessualità, tantra.
Editore: Spazio Interiore.
Anno: 1978.
Voto: 4.5.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Bentrovati a tutti quanti.
Oggi siamo alle prese con l’approfondimento del libro di Eugene Gold e Cybele Gold Tantric sex.
Il libro non propone molta teoria, e nemmeno molti principi esistenziali, tanto che onestamente ho fatto fatica a estrapolare qualcosa di valido per questo articolo di approfondimento o per la pagina facebook… e anzi, paradossalmente, gli spunti evolutivi di maggior valore li ho trovati nella prefazione di Salvatore Brizzi.
Che però non ho incluso in questo articolo preferendo dare spazio agli autori veri e propri del libro, ossia i coniugi Gold.
Qualcosa di utile e valido l’ho trovato, comunque, nel marasma di esercizi che costituiscono il libro, e vado a proporvelo, cominciando da una citazione sul lavoro su di sé… che presuppone un lavoro, per l’appunto, e non un regalo offerto gratuitamente da qualcuno.
“Molte persone pensano che il Buddha sia rimasto a sedere sotto l’albero del bodhi a rilassarsi, o che la meditazione sia un rifugio dallo stress. Questo è l’opposto della verità. La tecnica di meditazione – o del sedersi “tranquillamente” consiste nel creare una lotta con il desiderio per gli stimoli interni ed esterni.
Solo attraverso la lotta continua sarà possibile aprire l’essenza e attuare i delicati cambiamenti necessari per una vita cosciente. Se l’essenza rimane sepolta sotto la forza oscurante della psiche, non sarà possibile alcun vero cambiamento dell’Essere.”
È richiesto un lavoro-sforzo perché altrimenti, banalmente, non si avanza di un centimetro, com’è giusto che sia; non si farà altro che portare avanti le esigenze di sopravvivenza della macchina biologica senza fare passi concreti verso il proprio sviluppo interiore.
“La sopravvivenza non si interessa al modo in cui si va avanti. Possiede integrità solo nelle questioni di sopravvivenza. Non crea occasioni per l’evoluzione dell’essenza, perché essa non ha alcuna utilità per la coscienza e la compassione.
Questa collezione di abitudini inconsciamente accumulate si può chiamare essenza, karma, dna, anima o guida per il transito. Attraverso l’azione di questo corpo delle abitudini si è impotentemente costretti a mettere in atto sempre le stesse dinamiche, per formare la stessa personalità e relazionarsi con gli stessi tipi di individui, ancora e ancora.
Si è destinati a una ripetizione senza fine ed eterna, fino a quanto queste abitudini di base non vengono sostituite dalle abitudini consapevoli. Ciò non può accadere accidentalmente o attraverso influenze esterne; questa ripetizione senza fine della vita è chiamata la “ruota del karma” o “ricorrenza”.”
Di tale sviluppo interiore, in realtà, la gran parte delle persone ha paura, tanto che passa la vita distraendosi con i tanti intrattenimenti offerti dalla società contemporanea, che come noto fa di tutto per tener le anime assopite.
“La maggior parte delle persone teme la propria essenza. Passa la propria vita immersa in ricerche inutili volte a evitare lo stress, migliorando così la psiche e tenendola sotto controllo. Forse è meglio che impazzire.
Nelle culture moderne vengono utilizzate varie forme di auto-calmanti, per evitare l’interruzione accidentale della programmazione culturale. Naturalmente ciò impedisce del tutto lo sviluppo dell’essenza, perché se questa non è esposta, non è nemmeno aperta all’apprendimento o alla riprogrammazione.
Alcuni tipi di stress sono utili per la sostituzione delle abitudini, mentre altri no. ad esempio, lo stress indotto da farmaci è un metodo di sostituzione delle abitudini, ma la sostituzione avviene su base casuale e generalmente rafforza il condizionamento originale. In tal modo si può fare un male terribile all’essenza.
Se l’essenza non è disposta a lavorare su se stessa e per il proprio sviluppo, allora è meglio non interferire fino a quando non si saprò come riparare la macchina.”
La penultima citazione estrapolata da Tantric sex ci dice, pur senza motivarlo in alcun modo, quale è il periodo della giornata energeticamente migliore per lavorare su di sé.
“La vibrazione dell’aria e della materia sottile comprendente la sfera planetaria della Terra varia notevolmente di ora in ora.
Il risultante riverbero del corpo cambia a seconda della vibrazione planetaria, causata dalla posizione rispetto al Sole e agli altri corpi celesti.
Dalle quattro di notte a mezzanotte: più bassa.
Da mezzanotte alle otto di mattina: più alta.
Il momento migliore per il lavoro interiore, di conseguenza, è il periodo tra la mezzanotte e le otto di mattina, in cui si utilizza la vibrazione del pianeta che in quel momento è naturalmente più elevata.”
E veniamo ora all’ultima citazione, che ci svela, casomai ve ne fosse bisogno, che l’amore è la forza primigenia, la forza sola e unica, quella che, oltre agli esseri umani e animali, muove anche “il Sol e l’altre stelle”.
“L’amore è il principale potere di attrazione.
Quando questa sensazione di energia avviene tra i pianeti – che sono esseri di un ordine superiore – parliamo di “emanazione” o “gravità”.
Quando si verifica tra particelle elettroniche, viene denominata “attrazione atomica” o “radiazione”.
E quando ha luogo tra essenze-anime si chiama “amore oggettivo”.
L’amore è un livello di vibrazione unica nell’Universo.”
E così abbiamo terminato l’approfondimento su Tantric sex di Eugene Gold e Cybele Gold.
A presto e buone cose a tutti.
Fosco Del Nero
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