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Tao e tantra – Francesco Casaretti (approfondimento)

8 Giu 2023 | Sessualità, Tantra, Taoismo

Review of: Tao e tantra
Product by:
Francesco Casaretti

Reviewed by:
Rating:
4
On 8 Giugno 2023
Last modified:8 Giugno 2023

Summary:

L’approfondimento di questa volta è dedicato al libro di Francesco Casaretti intitolato "e tantra". Come di consueto, leggiamo alcuni brani...

Tao e tantra - Francesco Casaretti (approfondimento)Titolo: Tao e tantra.
Autore: Francesco Casaretti.
Argomenti: tantra, tao, sessualità.
Editore: Mondadori.
Anno: 2008.
Voto: 7.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: MacrolibrarsiGiardino dei libri, Amazon.

 

L’approfondimento di questa volta è dedicato al libro di Francesco Casaretti intitolato Tao e tantra.
Come di consueto, leggiamo alcuni brani utili a comprendere meglio di cosa si tratta e a completare la recensione già pubblicata, alla quale vi rimando per la (buona) valutazione dell’opera.

Partiamo da un brano sull’oramai notorio Kali Yuga, l’epoca energetica di decadimento umano.
“Secondo la mitologia induista, anche l’umanità avrebbe una nascita, una crescita, un periodo di maturità e infine un decadimento. Attualmente saremmo nella quarta fase, quella appunto del decadimento.
Nei Purana, ovvero negli antichi compendi di centinaia di migliaia di versi che raccolgono tutto l’ancestrale scibile indiano, si legge che in quest’era gli uomini saranno del tutto dissennati. Ci saranno guerre, rivoluzioni, sette che litigheranno tra loro, epidemie, carestie, siccità. Uomini aggressivi e disonesti, tormentati dall’invidia, indifferenti alle conseguenze dei propri atti, formeranno associazioni criminali. La terra non produrrà quasi nulla in certi luoghi e troppo in altri. I potenti si impossesseranno dei beni pubblici…
Qualcuno penserà che non era necessario ricorrere agli antichi testi indiani per saperlo, basta leggere i giornali quotidianamente. Ma c’è un particolare che secondo me merita una certa attenzione. Questo periodo nero, che gli indiani chiamato Kali Yuga, sarebbe cominciato poco più di cinquemila anni fa. Esattamente nell’anno 3102 a.C. Gli indiani sono molto precisi in queste cose.”

Passiamo ora alla Cina e al mitico Imperatore Huang Ti… e alle sue consigliere taoiste.
“Huang Ti, l’Imperatore Giallo, sarebbe vissuto nel III millennio a.C. È considerato il fondatore della civiltà cinese in tutti i suoi aspetti, ma la sua figura storica è molto incerta. Comunque sia, mi sembra piuttosto significativo che, secondo la tradizione, questo mitico imperatore non abbia fatto altro che seguire le istruzioni di due ragazze, una scura e l’altra chiara, personificazioni dei due principi fondamentali del pensiero cinese: yin e yang. Significano, letteralmente e rispettivamente, organo sessuale femminile e organo sessuale maschile.
Nella tradizione indiana, addirittura nei primi libri sacri dell’induismo, i Rg Veda, troviamo la Grande Madre che partorisce due sorelle gemelle, una scura e l’altra luminosa. All’oscurità è associata la quiete, alla luce il movimento. Esattamente come nello yin e nello yang. Ma proprio come nello yin e yang, quiete e movimento si alternano in una successione circolare. È dall’oscurità che nasce la luce per poi farvi ritorno. È dalla quiete che nasce il movimento per poi tornare alla quiete stessa. Non c’è opposizione. Non c’è dualismo.
Luce e oscurità, così come tutti i contrari di questa terra, bene e male, piacere e sofferenza, vita e morte, non sono considerati forze contrapposte ma semplicemente come fasi di un continuo processo di trasformazione che si ripete incessantemente.”

Passiamo ora al tantra e allo scontro-incontro delle due energie polari: quella maschile e quella femminile.
“Ciò che qui maggiormente ci interessa è in conflitto, incarnato da Shiva, tra ascesi ed erotismo e la cui soluzione è lo stesso spirito del tantra: l’unione sessuale come forma di meditazione e di sviluppo interiore.
Il rapporto tra l’acqua, ovvero la yoni (la vagina) e il fuoco, ovvero il linga (il pene), sono importanti non soltanto per la pace individuale ma anche per lo stesso universo. Se il linga non viene trattenuto nella yoni, l’energia sessuale maschile si manifesterà in forme distruttive e “nulla di fausto potrà accadere nell’universo”, come dice un testo shivaita.
Solo unito alla yoni, il linga perde la sua pericolosità. Malgrado l’esaltazione della castità sia così presente nell’induismo, vi è anche la profonda convinzione che la repressione della sessualità sia pericolosa, di gran lunga più pericolosa di qualsiasi eccesso possa avere la sessualità stessa.”

Segue ora un brano sulla respirazione: un’altra unità-dualità.
“Tutti gli organi del nostro corpo procedono autonomamente e sono governati dal nostro sistema nervoso, appunto, autonomo. Potendo però, attraverso la respirazione, agire volontariamente sul nostro sistema autonomo, possiamo, in una certa misura e indirettamente, agire anche sui nostri organi.
Nell’inspirazione agiamo su quella parte del sistema nervoso autonomo che chiamiamo “simpatico”. Nell’espirazione invece agiamo sull’altra parte del sistema nervoso autonomo che chiamiamo “parasimpatico”. In termini generici, potremmo dire che il simpatico tonifica, il parasimpatico, invece, rilassa.
Nell’inspirazione, sia pure in modo impercettibile, determiniamo una certa tensione del nostro organismo. Il cuore batte più velocemente, la pressione del sangue aumenta, tutti i nostri organi agiscono con maggiore intensità.
Nell’espirazione, invece, determiniamo un certo rilassamento in tutti i nostri organi. Il battito cardiaco diminuisce, la pressione del sangue si abbassa, tutto nel nostro corpo agisce con minore intensità.
Ma simpatico e parasimpatico non sono due forze contrapposte che agiscono, per così dire, in modo rettilineo. Interagiscono tra loro in modo circolare.”

Traggo ora da Tao e tantra un brano molto interessante sui canali energetici del corpo umano e sul parallelismo tra varie tradizioni.
“Le tre nadi che interessano la pratica tantrica sono dette ida, pingala e sushumna. Sono disposte come il caduceo, una figura che troviamo anche nella tradizione occidentale: si tratta infatti del bastone alato con due serpenti simmetricamente intrecciati che costituiscono l’attributo di Mercurio, la divinità greca. Si identifica anche con il bastone con un solo serpente attorcigliato intorno, simbolo ancora oggi della medicina. E, mi verrebbe voglia di aggiungere, è anche il simbolo di come, nell’antichità, le culture orientali e occidentali fossero strettamente intrecciate.
Sushumna è in canale centrale, idealmente situato lungo l’asse della colonna vertebrale. Da alcuni studiosi moderni viene equiparato al midollo spinale.
Ida e pingala, invece, scorrono rispettivamente a sinistra e a destra di sushumna, incrociandosi a determinate altezza. Ida è la polarità femminile, la luna. Pingala e la polarità maschile, il sole.
Ricordiamo che “hatha yoga” significa “unione forzata, violenta” ma, in una etimologia più estesa, indica anche la fusione di “ha”, il sole, con “tha”, la luna.
Agli incroci di ida e pingala abbiamo i chakra (ruote, plessi, centri o vortici energetici), che rappresentano i momenti particolari dell’ascesa dell’energia. I chakra vengono spesso chiamati loti.
Tutti noi sappiamo che il loto è tradizionalmente considerato un fiore sacro in Oriente. Pochi sanno invece che questo fiore rappresenta ancora oggi un mistero anche per la scienza occidentale. Il mistero è dato dal fatto che è letteralmente impossibile “sporcare” questo fiore. Nemmeno il fango gli rimane attaccato.”

Ultimo brano: la mente-personalità è la causa di tutti i problemi, fisici e non fisici.
“Gli antichi medici cinesi consideravano il pensiero come la principale causa di tutte le nostre malattie e l’immersione della mente nel corpo come la “grande medicina”. È proprio il pensiero ciò che ci separa da noi stessi e quando siamo separati da noi stessi ci sentiamo anche separati dagli altri e da tutto ciò che ci circonda.
Ma potrà mail il pensiero risolvere i problemi che esso stesso ha creato?
Se non ci si libera dal pensiero è difficile provare la beatitudine dell’essere. L’estasi è assenza di pensiero.”

Con Tao e tantra di Francesco Casaretti abbiamo concluso.
Alla prossima occasione.

Fosco Del Nero

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