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Tarocchi manga – Riccardo Minetti, Anna Lazzarini (carte)

26 Mar 2018 | Carte, Tarocchi

Review of: Tarocchi manga
Product by:
Riccardo Minetti, Anna Lazzarini

Reviewed by:
Rating:
2
On 26 Marzo 2018
Last modified:22 Settembre 2022

Summary:

Altro mazzo di tarocchi recensito, e ancora una volta siamo davanti a un mazzo non tradizionale, bensì sperimentale: parlo dei Tarocchi manga, realizzati da Riccardo Minetti e Anna Lazzarini.

Tarocchi manga - Riccardo Minetti, Anna Lazzarini (carte)Titolo: Tarocchi manga.
Autore: Riccardo Minetti, Anna Lazzarini.
Argomenti: tarocchi, carte, divinazione.
Editore: Lo Scarabeo.
Anno: 2006.
Voto: 5.
Dove lo trovi: MacrolibrarsiGiardino dei libriAmazon.

 

Altro mazzo di tarocchi visto e dunque recensito, e ancora una volta siamo davanti a un mazzo non tradizionale, bensì sperimentale… e pure troppo, come vedremo tra breve: parlo dei
Tarocchi manga, realizzati da Riccardo Minetti e Anna Lazzarini, rispettivamente ideatore e disegnatrice.

Intanto, iniziamo dicendo che fin da ragazzino sono appassionato di manga, il che dal punto di vista del mazzo è stato un vantaggio, giacché apprezzo questo tipo di immagini (anche se più che Tarocchi manga avrebbero dovuto forse chiamarsi “Tarocchi giapponesi”, visto che di stile manga non c’è quasi niente), ma da un altro punto di vista è stato uno svantaggio, dal momento che mi attendevo un bel prodotto.

Veniamo a noi: la suddivisione delle carte è quella tradizionale, con 22 lame maggiori e 56 lame minori, a loro volta suddivisa nei quattro semi di spade, bastoni, denari e coppe. Già qui s’inserisce una prima particolarità: ad ogni seme è assegnato un colore, che diviene nettamente dominante in tutte e 14 le carte di quel seme-elemento. Cosa visivamente un po’ pesante, a dire il vero.
L’innovazione più grande, però, e a dir poco inqualificabile nella sua insensatezza, è stata quella di invertire i generi dei protagonisti delle carte: nel Matto c’è una donna, nel Mago una donna, poi vengono sacerdote e imperatore, poi imperatrice e sacerdotessa. E ancora, nel Carro abbiamo una donna, nella Giustizia un uomo, nell’Eremita una donna, e così via. Ciò in barba al fatto che generi e numeri hanno un motivo preciso, e non si possono mettere come si vogliono… pena l’ammettere che non si capisce molto di tarocchi.

Ma forse l’intento è stato quello di costruire un mazzo molto facile, di ingresso per i nuovi addetti, e in tal senso si inquadrerebbe anche il libriccino di accompagnamento ugualmente molto basic (come è usanza nei suddetti libriccini, peraltro). Certo che introdurre i nuovi appassionati a degli arcani maggiori completamente ribaltati è cosa senza senso, per cui torniamo al punto di prima.

Quanto agli arcani minori, come da tradizione per i mazzi recenti prendono spunto dalle lame dei Tarocchi di Rider-Waite, e devo dire che sono visivamente spesso assai belle.
Ma anche tra gli arcani maggiori vi sono figure davvero belle, come il Matto, la Giustizia, la Forza, l’Appeso, le Stelle.

Peccato per quell’eccesso di innovazione, che rende questi Tarocchi manga letteralmente dei non-tarocchi, ma qualcosa di simile e di un po’ troppo fantasioso.

Fosco Del Nero

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