Titolo: The China study (The China study).
Autore: Colin Campbell, Thomas Campbell.
Argomenti: alimentazione, salute, benessere.
Editore: Macro Edizioni.
Anno: 2006.
Voto: 8.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
The China study è un titolo che probabilmente, tra gli appassionati di benessere personale, non ha bisogno di presentazioni, tanto ha venduto in tutto il mondo e tanto è famoso.
Per chi però non lo avesse letto, magari perché spaventato dalla sua discreta mole (350 pagine grandi, ossia 450 pagine di un libro di formato standard… e non certo pagine di narrativa!), viene in aiuto, oltre alla recensione di base, questo articolo di approfondimento.
Di difficile programmazione, se vogliamo, visto che non si tratta di un testo di crescita personale, per il quale si potrebbero proporre alcune frasi particolarmente ispiranti, ma di un testo di saggistica che va avanti a furia di teorie, ricerche e statistiche.
Ad ogni modo, per essere il più possibile utile ho pensato di inserire gli otto principi alimentari proposti da Colin Campbell, nonché, per dare un’idea dell’energia di fondo del libro, alcune testimonianze su di esso.
Articolo di approfondimento particolare, dunque, ma tant’è… :)
Partiamo con gli otto principi di fondo di Colin Campbell.
1. L’alimentazione rappresenta le attività combinate di numerosissime sostanze nutritive. L’intero è più grande della somma delle parti.
2. Gli integratori vitaminici non sono una panacea per la salute.
3. I cibi di origine animale non contengono quasi sostanze nutritive che non siano meglio fornite dalle piante.
4. I geni non determinano da soli la malattia: funzionano solo se vengono attivati o espressi e la nutrizione riveste un ruolo decisivo nel determinare quali geni, buoni o cattivi, debbano essere espressi.
5. L’alimentazione può controllare in modo sostanziale gli effetti avversi dei farmaci nocivi.
6. La stessa alimentazione che previene la malattia negli stadi iniziali (prima della diagnosi) può anche arrestare o far regredire la malattia negli stadi successivi (dopo la diagnosi).
7. Un’alimentazione che sia davvero benefica per una particolare malattia cronica sarà di vantaggio alla salute su tutta la linea.
8. Una buona alimentazione crea salute in tutti gli ambiti della nostra esistenza. Tutte le parti sono interconnesse.
Riferiti gli otto concetti di fondo, ora allego una lista di testimonianze su The China study.
“The China study è una storia che va assolutamente ascoltata.”
Robert Richardson – Premio nobel per la fisica
“Lo studio che può essere definito il Gran Prix dell’epidemiologia.”
New York Times
“Se volete davvero prendervi carico della vostra salute, leggete The China study, e subito!”
John Robbins
“The China study è il più importante libro sull’alimentazione e la salute pubblicato negli ultimi settantacinque anni.
Tutti dovrebbero leggere questo testo, che andrebbe preso a modello per tutti i programmi nutrizionali insegnati nelle università.”
David Klein – Editore e redattore di importati riviste del settore
“The China study fornisce informazioni accurate e di vitale importanza sull’alimentazione a chiunque sia interessato alla salute. Tutti gli operatori sanitari e i ricercatori dovrebbero leggerlo.”
Joel Fuhrman – Autore e medico specializzato in scienza della nutrizione
“Le risposte a lungo cercate dai medici, dagli scienziati e dai lettori attenti alla salute.”
Neal Barnard – Presidente del Comitato per la medicina responsabile
“Supportati da studi ben documentati e revisionati da specialisti, nonché da statistiche schiaccianti, gli argomenti a favore di una dieta vegetariana come base di uno stile di vita improntato alla salute non sono mai stati più forti.”
Bradly Saul – Operatore del settore
“Nel campo della scienza dell’alimentazione non c’è studioso che non debba qualcosa al dott. Campbell, che è una delle massime autorità in quel ramo. Questo è uno dei libri più importanti che siano mai stati scritti sull’argomento, e leggerlo potrebbe salvarvi la vita.”
Dean Ornish – Fondatore e presidente dell’Istituto di medicina preventiva, professore clinico in medicina
“Oggi, grazie al grande lavoro iniziato dal dott. Campbell e da qualche altro visionario venticinque anni fa, l’AICR caldeggia l’adozione di una dieta prevalentemente vegetariana per ridurre il rischio di cancro.”
Marilyn Gentry – Presidentessa AICR, Istituto Americano per la ricerca sul cancro
Bene, credo che la panoramica sia sufficiente per intuire se The China study di Colin Campbell interessa o meno.
Al prossimo articolo e tante belle cose a tutti.
Fosco Del Nero
- Se anche tu vuoi vivere una vita fantastica, iscriviti alla newsletter!
Ciao Fosco Leggo con grande passione ed interesse i tuoi articoli e recensioni Seguo un’alimentazione naturale e ci credo Ho solo una domanda che spesso mi ritorna Ci sono persone che vivono una vita salutare e magari muoiono di cancro allo stomaco, come mio zio l’anno scorso o persone che invece mangiano qualsiasi cosa, fumano, bevono ecc e vivono a lungo morendo alla vecchiaia C’è una risposta a questo domanda? Domanda che a volte mi pongono anche alcune persone quando gli parlo dei benefici di una sana alimentazione. Grazie mille. Roberta
Ma certo che c’è: il cibo, ciò che metti dentro al tuo corpo, è solo una delle variabili in gioco. Un’altra, di eguale importanza, è data dal cibo “sottile”, ossia ciò che metti dentro di te a livello di pensieri ed emozioni. E vi sono altre variabili: il sole che prendiamo, l’acqua più o meno pura che beviamo, l’aria più o meno pura che respiriamo, l’attività fisica che facciamo, soprattutto attività bioenergetiche (yoga, 5 tibetani, tai chi, medicina energetica, etc). Anche il magnetismo-energia che abbiamo maturato gioca un ruolo di una certa rilevanza, e fa da scudo ad eventuali cibi acidi o collosi. Le statistiche parlano chiaro riguardo alla durata media della vita di vegetariani e vegani, e peraltro di mio credo che la direzione finale sia il crudismo, però l’alimentazione non è l’unica cosa importante: l’energia interiore e anche l’ambiente in cui viviamo giocano un ruolo fondamentale… e anche lì sta a noi. :)
Fosco Del Nero
p.s. Magari non c’è bisogno di dirlo a te, ma lo dico in generale per chi legge: non cercare di convincere nessuno. Anche l’alimentazione, come ogni altro apprendimento della vita, è qualcosa cui si deve arrivare da soli. Ogni percorso è sacro e va rispettato. Nessuna crociata, dunque… se, però, qualcuno ti fa delle domande perché interessato, siigli utile per quanto puoi. :)
Si, anch’io credo sia giusto lasciare a tutti il proprio percorso senza intervenire. Volevo avere più che altro per me queste risposte e poi condividerle con chi vuole Grazie mille Fosco della tua risposta Scusa se ci ho messo un po a rispondere :)
Di nulla, Roberta, e grazie a te per la tua domanda. :)
Fosco Del Nero