Titolo: The key (The key).
Autore: Joe Vitale.
Argomenti: legge d’attrazione, esistenza.
Editore: Il punto d’incontro edizioni.
Anno: 2008.
Voto: 7.
Approfondimento: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Avevo a casa The key di Joe Vitale da ormai parecchi anni, ma non lo avevo mai letto, anche perché tra i numerosi libri sulla legge di attrazione che avevo letto (ne cito solo alcuni tra i tanti: La legge dell’attrazione, Chiedi e ti sarà dato, Il potere di far accadere le cose, The secret, What the bleep do we know?, La chiave suprema, La scienza del diventare ricchi, I segreti della mente milionaria, Sei nato ricco, La risposta, La fisica del successo, La straordinaria forza di attrazione dei nostri pensieri, Sei come pensi di essere, Il segreto per esprimere il meglio di te, The secret – Il segreto per i giovani, e pure video come Installa The secret, etc) mi ero un po’saturato sull’argomento, ed ero passato ad altro.
Tuttavia, non mi piace lasciare le cose incompiute, ed ecco infine la recensione di The key.
Di Joe Vitale peraltro avevo già recensito tre libri, ossia: Zero limits, Corso di risveglio ed Expect miracles, i quali avevano ricevuto tutti valutazioni discrete.
Joe Vitale scrive in un modo piuttosto riconoscibile, non fosse altro per i continui richiami ai suoi precedenti libri, video, corsi dal vivo e programmi vari, per cui non ci si può certo dimenticare che si sta leggendo un suo libro… e peraltro questa è una cosa che a molti lettori italiani non piace.
Come non piace ad alcuni il fatto che i suoi libri, tendenzialmente piuttosto brevi (The key ha 240 pagine, che diventano 170 per via di tutte le pagine bianche che ci sono, e che diventano 120 di un libro di edizione standard per via di pagine piccole e viceversa caratteri grandi), contengono alla fine della fiera pochi concetti, su cui lui ricama a furia di teoria, spiegazione, esempi… e altri esempi… e altri esempi, etc.
Senza contare la sensazione che abbia cavalcato alla grande il filone di The secret, progetto cui lui peraltro ha partecipato, riproponendo i concetti di base con qualche aggiunta qua e là.
Insomma, molti lettori hanno un po’ la sensazione di essere presi in giro dai suoi libri.
Tuttavia, io li valuto come buoni testi, per svariati motivi.
Intanto, il fatto di puntare su pochi concetti per volta non è necessariamente un difetto, ma dipende dal lettore: per chi quegli insegnamenti li ha già fatti propri la cosa non sarà che un ripasso, ma per chi viceversa ha ancora da incarnarli, allora quel continuo battere e ribattere ha un valore, e non di poco conto.
In secondo luogo, Joe Vitale non ha fatto un copia e incolla da The secret, ma ogni volta ha aggiunto qualcosa.
Corso di risveglio per esempio contiene poche cose, ma di grande importanza.
Mentre The key, contrariamente al suo solito trend, di cose ne propone molte, tra metodi di ripulitura e metodi attrattivi.
Senza contare il grande merito che Joe Vitale ha avuto nel diffondere nel mondo la versione semplificata dell’ho’oponopono, cosa che di fatto lo ha reso una delle persone che nell’ultimo secolo hanno più influito sull’umanità (curioso pensarla in questi termini, vero? Eppure è così).
E, forse non a caso, alcuni lo considerano un vero e proprio maestro, e non solo un buon autore… e devo dire che qualche sprazzo dei suoi libri, curiosamente spesso nel finale o comunque “en passant”, fa sorgere qualche dubbio in tal senso.
Ma torniamo a The key: il libro è piuttosto breve (240 pagine che diventano 120) e si legge facilmente per via dello stile molto discorsivo e citazionista dell’autore (che cita i suoi vecchi libri, che cita i suoi amici, che cita gli autori del passato che gli piacciono, che cita i casi di successo del suo “gruppo di assistenza attrattiva”, che cita le serie tv che gli piacciono, etc), e può lasciare molto o poco a seconda di chi lo legge.
Diciamo che il target di base sono gli appassionati della legge di attrazione… ma di mio credo che Joe Vitale parli su più livelli, rivolgendosi così a più ascoltatori, magari anche solo in modo inconscio.
Comunque, lunghezza o meno, citazioni o meno, in The key di roba ce n’è, e di energia superpositiva pure, da cui la mia buona valutazione.
Fosco Del Nero
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