Titolo: Trova la tua voce interiore.
Autore: Osho.
Argomenti: spiritualità.
Editore: Infinito Edizioni.
Anno: 1984.
Voto: 8.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Il giardino , Amazon.
Ho già publicato la recensione di Trova la tua voce interiore, uno dei tanti video-discorsi di Osho disponibili, esprimendone una valutazione assai positiva (qualora vi interessi leggerla, cercatela nell’elenco delle recensioni, nella casella di ricerca del blog o scorrendo gli ultimi articoli).
In questa sede riporto alcuni spezzoni del discorso di Osho, preceduti da un breve messaggio introduttivo dello stesso Osho ai suoi discorsi: “Questi discorsi sono la base della tua meditazione. Sederti con me in questi discorsi non fa altro che creare in te uno spazio meditativo sempre più grande. Io non parlo per insegnare qualcosa; parlo per creare qualcosa. Queste non sono conferenze; sono solo strumenti per portarti al silenzio”.
Andiamo ora a una constatazione sulle miriadi di voci interne che abbiamo.
“Il processo è semplice: qualunque cosa tu stia facendo, qualunque cosa tu stia pensando, qualunque cosa tu stia decidendo, chiediti solo questo: nasce da te o sta parlando qualcun altro? Rimarrai sorpreso nello scoprire l’origine di quella voce. Potrebbe essere quella di tua madre. Magari è tuo padre. Non è affatto difficile scoprirlo: è rimasta registrata in te esattamente come l’hai sentita la prima volta. Un consiglio, un ordine, una punizione, un comando. Potresti trovate molte persone: il prete, l’insegnante, gli amici, i vicini, i parenti. Non c’è bisogno di lottare: sapendo che non è la tua voce ma quella di qualcun altro, chiunque sia, sai che non devi seguirla, quali siano le conseguenze, positive o negative.
Adesso decidi di camminare per conto tuo.”
Dove ti porterà seguire le tua voce?
“Solo la tua voce ti porterà alla fioritura, alla libertà.
Certo, all’inizio il cammino sembra pericoloso, perché hai sempre tenuto stretta la mano di tuo padre, del prete, del rabbino, di tua madre. E quando un bambino tiene per mano suo padre non prova paura o sente pericolo. Può contare su suo padre.
Ma adesso stai tenendo la sua mano solo con l’immaginazione: non c’è tuo padre, è solo immaginazione.
Ed è meglio sapere di essere solo e che non c’è nessuna mano a sostenerti, perché così cercherai di trovare un tuo modo di proteggere te stesso dal pericolo.”
E ora scopriamo quale è l’unico modo per imparare le lezioni della vita.
“Io ero insistente con i miei insegnanti: per favore, restate in tema, e non datemi consigli che non riguardano la vostra materia. Così potrò esplorare la vita a modo mio. Certo, commetterò molti sbagli, molti errori. Sono disposto a commettere degli errori perché questo è l’unico modo per imparare. Non esiste altro modo per imparare. Se l’apprendimento fosse a prova d’errore diventeresti come un pappagallo: inizieresti a ripetere parole e frasi, ma senza conoscere il vero significato di ciò che stai dicendo.
Quindi, prima trova la voci che vivono in te. Ed è facile: ogni volta che devi decidere se fare ono una cosa, siediti in silenzio e ascolta la voce che ti sta dicendo di farla o non farla. Cerca di scoprire di chi è quella voce. Quando avrai scoperto che appartiene a tuo padre, tua madre, tuo zio, l’insegnante, tuo fratello, allora sarà molto facile. Potrai ringraziarlo e dire: ‘Sei così buono, anche se sei morto continui a prenderti cura di me. Ma per favore adesso lasciami in pace’.
Una volta che hai detto chiaramente a una determinata voce ‘lasciami in pace’, il tuo collegamento con lei si spezza.”
E cosa succederà dopo che ci siamo liberati di queste voci?
“Liberati delle voci che vivono dentro di te e presto rimarrai sorpreso nell’udire una vocina che non avevi mai sentito prima. Non riesci a capire di chi sia questa voce: non è di tua madre, non è di tuo padre, non è del prete, non è del tuo insegnante… e all’improvviso ti accorgi che è la tua voce.
Ecco perché non riuscivi a scoprire la sua identità, a chi appartenesse.
È sempre stata lì, ma è ancora una vocina impercettibile, perché è stata repressa quando eri un bambino molto piccolo e la tua voce era molto esile, appena un germoglio, ed è stata coperta da fesserie di ogni genere.
E adesso continui a portare in te tutte quelle fesserie, dimenticando la piantina che è la tua vita. Che è ancora viva e che aspetta di essere scoperta da te. Scopri la tua voce, e poi seguila senza paura.”
E ora chiudiamo con due parole sul viaggio della vita.
“A volte cerchi pietre. A volte cerchi farfalle. A volte cerchi fiori. A volte cerchi la verità.
Ma ricorda sempre: la bellezza sta nel cercare, non in ciò che trovi.
Quella è soltanto una scusa.”
Concluso con Trova la tua voce interiore, a presto con altri articoli sui video di Osho.
Fosco Del Nero
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davvero molto bello questo post su Osho.
Io ho provato a fare meditazione e mi sono reso conto di quanto sia difficile fermare l’attivita pensatoria!!
Potrebbe apparire strano per chi non prova, perche in apparenza puo sembrare qualcosa di facile.
Pensavo se con EFT …si potrebbe riuscire meglio nell’impresa.
Se percaso qualcuno conosce qualche maniera, mi farebbe molto piacere sentire ed approfondire insieme.
Ciao Francesco, e grazie dell’apprezzamento. :)
Sì, meditare non è facile, specie all’inizio e specie per le persone molto “mentali”.
Alcuni trucchi suggeriti sono il concentrarsi sulla propria respirazione, o il concentrarsi visivamente su un punto fisso (un classico è la fiamma di una candela), o, semplicemente, mandar via i pensieri quando arrivano senza stress per il fatto che arrivano, e sapendo che così facendo alla lunga ne arriveranno molto meno e noi saremo sempre più “puliti”, lucidi e sereni.
Insomma, sono strade diverse, ognuno deve trovare la sua… come sempre.
Fosco Del Nero
grazie Fosco Del Nero, per le utili infomazioni.
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