Titolo: Vangeli apocrifi.
Autore: Autori vari.
Argomenti: spiritualità, religione.
Editore: Giunti Edizioni.
Anno: IV-VI secolo.
Voto: 4.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Nell’ultimo periodo mi sono dedicato ai vangeli, partendo dai Vangeli canonici, che mi sono letto due volte (beh, riletto, considerando che tra un brano e l’altro li avrò letti complessivamente molte volte, al di là di una lettura ordinata tipo libro), andando poi ai Vangeli gnostici e dopo ancora ai Vangeli apocrifi.
O, almeno, ad alcuni dei tanti vangeli apocrifi, termine che significa “nascosto” e che identifica per contrasto tutti i vangeli non riconosciuti dalla Chiesa cattolica (quindi tutti tranne Matteo, Marco, Luca e Giovanni).
Dico subito un paio di cose.
La prima è che la mia sensazione di fondo era che molti testi fossero stati tenuti “nascosti” di proposito, perché troppo “chiari” in certi punti, e quindi pericolosi dal punto di vista della presa di potere individuale delle persone, o al contrario perché troppo “oscuri”, e quindi considerati non adatti a una divulgazione su larga scala.
La lettura dei Vangeli gnostici aveva confermato in pieno questa mia sensazione…
… mentre la lettura dei Vangeli apocrifi, o almeno di quelli contenuti in questo volume, mi ha generato la sensazione, molto più semplice, di testi fittizi, nati sulla mitologia del Cristo e sull’ormai potente religione e Chiesa, oramai già associata a un altrettanto potente impero.
I vangeli in questione, infatti, sono tutt’altro che freschi, sarebbe a dire di poco successivi alla vita di Gesù Cristo (circa 5 a.C., 30 d.C… e siamo riusciti a incasinare persino la datazione della nascita del Cristo prendendo come riferimento la nascita del Cristo!), bensì sono stati compilati tra il IV e il VI secolo dopo Cristo, senza dubbio sotto influssi culturali e sociali ben diversi da quelli delle prime comunità cristiane.
La cosa, onestamente, si vede e si percepisce: qua siamo in piena mitologia, e peraltro in parecchi casi i testi si contraddicono tra di loro o sono imprecisi su date luoghi, eventi, nomi e personaggi, il che li rende ancora meno attendibili. Insomma, per dirla in altri termini siamo usciti dalla “spiritualità” per entrare nella “religione”.
A dire il vero, leggendo alcuni brani con occhi un po’ attenti, c’è qualcosina di interessante, probabilmente frutto di residui di altri testi, ma a mio avviso poca roba per meritare la lettura… se non per mera curiosità.
Insomma, alcuni testi la Chiesa ha senza dubbio fatto bene a scartarli… fermo restando che invito chiunque ad andare nella direzione di proprio interesse e di propria intuizione, al di là del parere della Chiesa o di chiunque altro.
Fosco Del Nero
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