Titolo: Il viaggio di Maui.
Autori: Giovanna Garbuio, Rodolfo Carone, Francesca Tuzzi.
Argomenti: sciamanesimo, esistenza, hoponopono.
Editore: Edizioni Il Punto d’Incontro.
Anno: 2017.
Voto: 6.5.
Approfondimento: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
La recensione odierna è dedicata al libro Il viaggio di Maui, scritto dal terzetto Giovanna Garbuio, Rodolfo Carone e Francesca Tuzzi.
Si tratta di un libriccino di formato abbastanza piccolo e di una sessantina di pagine, peraltro scritte larghe e con molte illustrazioni.
Tanto il titolo, quanto l’immagine di copertina, quanto la scelta editoriale del binomio “caratteri grandi-molte illustrazioni” fanno pensare a un libro destinato ai piccoli… o comunque anche a loro.
E difatti, leggendo il contenuto del libro, si evince che è proprio così: Il viaggio di Maui è una sorta di favola-storia con la quale viene descritto il percorso evolutivo dell’anima, alla luce dei principi dello sciamanesimo kahuna, all’interno del quale si trova la nota metodologia dell’hoponopono… e ciò non stupisce, visto che Giovanna Garbuio era una dei tre Josaya che al tempo pubblicarono il vendutissimo Ho-oponopono – La pace comincia da te.
La storia de Il viaggio di Maui ricorda peraltro molto da vicino La piccola anima e il sole di Neale Donald Walsch… ma in salsa hawaiana, per così dire.
E, a proposito delle Hawaii, una curiosità: il libro è dedicato alla cultura hawaiana, l’introduzione del libro è scritta da un’australiana, e le illustrazioni sono fatte da una messicana.
Insomma, un piccolo giro del mondo.
Descritto a sufficienza il libro, veniamo ora al mio commento: Il viaggio di Maui è carino e simpatico. Quanto all’utilità, lo vedo decisamente più adatto all’infanzia, in senso educativo, o ad adulti a digiuno tanto di sciamanesimo kahuna quanto di principi esistenziali, giacché comunque rimane piuttosto semplice e senza troppi contenuti contando la breve lunghezza.
Le illustrazioni sono ugualmente carucce, anche se personalmente non mi hanno fatto impazzire.
Insomma, per riassumere: per i lettori avvezzi a testi esistenziali Il viaggio di Maui non è un acquisto indispensabile, mentre il suo valore aumenta decisamente come strumento di educazione per i bambini… che siano bambini fisici o anime bambine.
In questo senso, anzi, sono un forte sostenitore dei prodotti di educazione elevata per l’infanzia, tanto che io stesso mi sono dedicato a un’opera dall’intento non troppo dissimile, per quanto diversa nella struttura, ossia Il mondo dall’altra parte.
Insomma, buona educazione o ri-educazione a tutti.
Fosco Del Nero
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