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Vivi felice – Osho (approfondimento)

24 Giu 2019 | Spiritualità

Review of: Vivi felice
Product by:
Osho

Reviewed by:
Rating:
5
On 24 Giugno 2019
Last modified:22 Settembre 2022

Summary:

Benvenuti a questo articolo di approfondimento, dedicato al video di Osho intitolato Vivi felice...

Vivi felice - Osho (spiritualità)Titolo: Vivi felice.
Autore: Osho.
Argomenti: spiritualità.
Editore: Infinito Editori.
Anno: 1985.
Voto: 8.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: MacrolibrarsiGiardino dei libriAmazon.

 

Benvenuti a questo articolo di approfondimento, dedicato al video di Osho intitolato Vivi felice.
Da esso ho tratto relativamente pochi spunti, cosa insolita quando si tratta di Osho, per cui tale approfondimento ne sarà facilitato.

Prima citazione, piuttosto breve su figli e genitori.
“I figli nascono dai genitori ma non appartengono a loro.”

Ecco cosa occorrerebbe fare con i bambini: aiutarli a divenire quello che già sono.
“Il bambino dovrebbe essere aiutato in ogni modo a diventare quello che è venuto qui a realizzare; allora sarà immensamente felice.
Nella vita esiste una sola beatitudine: diventare ciò che hai portato dentro di te, il tuo potenziale, e portarlo a piena fioritura. Un cespuglio di rose deve dar vita a delle rose, e quella è la sua gioia.”

Variazione sul tema della diseducazione e del condizionamento sociale.
“C’è così tanta miseria nel mondo e la causa è che alle persone non viene consentito di andare incontro al loro destino.
Tutti vengono distolti.”

Segue ora un breve brano sull’impermanenza delle cose della vita materiale.
“Nella vita niente è impermanente, nulla può essere impermanente.
Non è in tuo potere rendere le cose permanenti.
Solo le cose morte possono essere permanenti; più una cosa è viva, più è effimera.
Le pietre possono essere permanenti, ma i fiori no.”

E, a proposito delle cose impermalenti che svaniscono, ecco una considerazione sul matrimonio come contratto civile.
“L’amore non può diventare matrimonio.
Il matrimonio è legge, e l’amore non può sottostare ad alcuna legge. È selvaggio, come una brezza che viene e se ne va. Temendo che possa andarsene chiudete tutte le porte e le finestre… ma allora non resta più alcuna brezza, solo aria stantia. Il matrimonio è aria stantia e nient’altro: la brezza che sentivate e che vi ha portati al matrimonio non c’è più.”

Andiamo avanti con le citazioni proposte da Vivi felice. Qua Osho dice cosa lui intende per “sannyasin“, nome che veniva attribuito ai suoi seguaci.
“Essere sannyasin significa semplicemente rinunciare al proprio passato, rinunciare a tutte le ideologie politiche, rinunciare a tutte le teologie religiose, rinunciare a tutto ciò che appartiene al passato defunto, semplicemente diventare del tutto puliti, non programmati, non condizionati, così da poter vedere con chiarezza il presente e il futuro, e iniziare a crescere seguendo la propria visione interiore, non la conoscenza presa in prestito, non quello che qualcun altro ti dice di essere o di fare, ma seguendo la tua visione interiore.
Ciò che senti giusto per te è giusto, e ciò che senti sbagliato è sbagliato. Diventi per la prima volta un individuo, per la prima volta rispetti te stesso e accetti te stesso, per la prima volta sei grato all’esistenza per averti creato così come sei.”

Ideali, principi, paradigmi… e schiavitù.
“Tutti gli ideali portano alla schiavitù.
Una volta che ti sei sgravato dal passato e sei libero di muoverti in libertà, è come se avessi le ali e l’intero cielo è tuo.
Nel momento in cui lascia andare le radici metti le ali, ed è così bello avere a disposizione l’intero cielo con tutte le sue stelle.”
Al contrario dell’esser pieni di qualcosa messo in noi dall’esterno, c’è l’esser vuoti.
“Se avete abbastanza coraggio da rendervi vuoti, vi ritroverete pieni di tutte le vostre qualità naturali, che sono di eccezionale bellezza e possiedono una caratteristica incomparabile: sono eterne.
Una volta ritrovate, non si perderanno più.”

Leggiamo ora una breve citazione sul senso di responsabilità individuale, punto di partenza di ogni vero percorso interiore.
“Nessuno è responsabile all’infuori di te. Questa è una delle verità più dure da accettare.
Ma non appena l’avrai accettata, vedrai che ti porterà una grande libertà, creerà un grande spaio, perché assieme a questa verità immediatamente si apre un’altra possibilità: “Se il responsabile sono io, allora io posso cambiare. Se la responsabilità è mia, come posso cambiare?”.”

Ci stiamo avviando alla conclusione dell’articolo. Lo facciamo ora con il brano più lungo tratto da esso, che mostra la diversità tra analisi mentale pesante e legata al passato e distacco leggero e connesso al presente.
“L’atteggiamento occidentale pondera il problema, ne ricerca le cause, ne sviluppa la storia dalla genesi, per sradicare il problema alle origini, e decondizionare la mente, oppure ricondizionarla… questo è l’atteggiamento occidentale.
La psicanalisi si orienta verso i ricordi, questo è il suo terreno di lavoro. Penetra la tua infanzia, il tuo passato, per scoprire dove è sorto il problema. Forse cinquant’anni fa, quand’eri ancora bambino, avevi dei problemi di relazione con tua madre: la psicanalisi si spinge fino a questo punto! Cinquant’anni!
È una storia senza fine. Inutile rivangarla, perché rivelerà milioni di problemi. Il problema non sarà più isolato. Se ti metti a studiarli uno per uno ti serviranno milioni di esistenze per risolvere i problemi di una vita. dovrai rinascere un’infinità di volte. E nelle migliaia di vite che ti serviranno per risolvere i problemi di un’esistenza nasceranno ovviamente altri problemi… andrai avani all’infinito, finirai per smarrirti inesorabilmente nei problemi. È un’assurdità.
L’Oriente parte da una prospettiva radicalmente diversa. Innanzi tutto, afferma che nessun problema è serio. Nel momento in cui sostieni che nessun problema è serio, vedrai che il novantacinque per cento del problema scompare, la tua visione cambia in modo radicale.
L’Oriente afferma come seconda cosa: il problema esiste perché tu sei identificato col problema stesso. Non ha niente a che fare col passato, niente a che vedere con la tua storia. Sei identificato: questo è il problema… ed è anche la chiave per risolvere tutti i problemi.”

Terz’ultima citazione, sull’osservazione.
“I buddha hanno detto: “Se tu osservi un fatto in modo corretto, in modo penetrante, esso scomparirà”, e questa è una delle basi esistenziali ed esperienze fondamentali della psicologia orientale.
Basta osservare: così come il buio scompare quando accendi la luce nella tua stanza buia, con il buio scompaiono tutti i problemi connessi.”

Penultima citazione: autenticità e ancora auto-osservazione.
“Sii autentico, sii originale, unico, sii un individuo, sii te stesso e penetra a fondo i tuoi problemi.
Posso dirti una cosa: la soluzione è nascosta nel problema stesso.
Il problema è solo un seme. Se lo penetri a fondo, la soluzione fiorirà spontaneamente.
La tua ignoranza è il seme. Se la penetri in profondità, da questo seme sboccerà la conoscenza.
Devi semplicemente guardare dentro di te.”

Ultima citazione: guardare dentro di sé e viaggio personale.
“Questa è la prima lezione da imparare: chiedi a te stesso.
La domanda è tua, anche la risposta deve essere tua.
Il viaggio deve essere solo tuo.”

Ed così abbiamo terminato con il video Vivi felice di Osho.
Alla prossima occasione.

Fosco Del Nero

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