Titolo: What the bleep do we know? (What the bleep do we know?).
Autore: Mark Vicente.
Argomenti: fisica quantistica, esistenza, legge di attrazione, crescita personale.
Editore: Macro Video.
Anno: 2004.
Voto: 8.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
What the bleep do we know? è un video veramente sorprendente, a metà strada tra il documentario scientifico (argomento principale: la fisica quantistica) e un trattato di sviluppo spirituale, e tutto questo condito da numerose, divertenti e istruttive animazioni grafiche.
Da citare anche la cospicua partecipazione di numerose personalità nei campi della ricerca scientifica e della spiritualità, alcune in comune con il cugino The secret, con entrambi i prodotti che sono spesso caldamente consigliati dagli esperti di legge di attrazione, pnl, sviluppo personale e settori affini.
La storia che fa da esempio illustrativo delle teorie esposte in What the bleep do we know? è quella di Amanda, una fotografa divorziata, discretamente depressa, androgina (odia gli uomini) e perennemente in balia dei suoi pensieri negativi.
La storia di Amanda è però solamente lo spunto per affrontare argomenti piuttosto complessi, certamente difficili da riassumere in poche righe.
Mi basterà tuttavia instillare nel lettore un pizzico di curiosità, di modo che poi egli stesso vada a visionare l’opera.
Nella quale si parla in breve di come funziona il notro cervello, di come esso non distingua tra realtà e immaginazione, di come lavori per sinapsi (i collegamenti tra i neuroni), di come i nostri pensieri e le nostre emozioni influenzino la nostra esistenza, e anzi la creino letteralmente, di come il nostro stesso corpo cambi a seconda di quello che noi pensiamo o proviamo, di come la realtà esterna non sia oggettiva ma dipenda dall’osservatore, di come persino l’acqua muti la sua struttura in base ai nostri pensieri (si vedano gli studi del ricercatore giapponese Masaru Emoto).
Vi basta come spunto per andarvi a cercare What the bleep do we know?
Di mio, sono rimasto decisamente entusiasta, tanto che mi sono visto sia la versione lunga che la versione breve del film (breve si fa per dire…).
Chiudo l’articolo proprio con la domanda che sorge spontanea vedendo i risultati dello studio di Masaru Emoto sull’acqua: “se i tuoi pensieri possono fare questo all’acqua, che cosa possono fare a te stesso?”.
Buona visione a tutti.
Fosco Del Nero
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